Regola n.2: Rispetta il tuo ruolo.

  • Se sei un allenatore o un’allenatrice: sei tu che hai ben chiaro il percorso tecnico, fisico, tattico di ogni componente della tua squadra. Sei tu, insieme alla società, che decidi che cosa è meglio fare e come farlo. Sei tu, insieme alla società, che hai l’ultima e più importante parola sulle decisioni da prendere. Se ci sono situazioni che non riesci a capire (assenze ingiustificate, comportamenti particolari del bambino o della bambina, richieste “strane”) parla con i genitori, trova un momento per confrontarti con loro, fai capire che sei disponibile al confronto e hai bisogno della loro fiducia e del loro sostegno per costruire qualcosa di duraturo.
  • Se sei un genitore: per quanto tu possa essere esperto, appassionato, informato sullo sport in questione, puoi anche essere un atleta olimpico della disciplina o un tecnico navigato, ma in questo caso si tratta di tuo figlio o di tua figlia per cui è fondamentale che cerchi di rimanere nel tuo ruolo di genitore. Sostieni, facilita, supporta, incoraggia. Se ci sono cose che non ti sono chiare o che non condividi (è naturale che possano esserci), chiedi chiarimenti all’allenatore o all’allenatrice ma stai attento al momento giusto in cui farlo. Evita le situazioni in cui ci sono gli altri genitori, ad esempio le chat o gli spazi comuni (gli spogliatoi), in cui c’è tua figlia o tuo figlio, o qualcuno degli altri bambini e bambine. Chiedi disponibilità per un confronto diretto e mostrati aperto al dialogo e alla collaborazione.
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